28 luglio … anni fa – Scoppia la Grande Guerra – Centenario   Padre Pio – Battaglia di Otranto

28 luglio … anni fa – Scoppia la Grande Guerra – Centenario Padre Pio – Battaglia di Otranto

28 luglio 1914 esattamente un mese dopo l’assassinio di Sarajevo Scoppia la Grande Guerra. Un mese dopo l’attentato all’arciduca d’Austria Francesco Ferdinando e di sua moglie Sofia Chotek, per mano del rivoluzionario bosniaco Gavrilo Princip, l’Austria dichiara guerra alla Serbia.

Quella che inizialmente appare come una crisi isolata, si trasforma in poco tempo nel più grande e drammatico conflitto della storia, noto come Prima guerra mondiale. Vari fattori concorrono a far precipitare gli eventi: la forte ostilità tra Francia e Germania; la frenetica corsa agli armamenti tra il 1908 e il 1913; la rivalità tra le potenze colonialiste.

Sul campo si danno battaglia i grandi imperi centrali (Germania, Austria-Ungheria, Impero Ottomano e Bulgaria) e le potenze alleate, l’Intesa (Francia, Regno Unito, Impero Russo, Serbia). L’Italia resta fuori nonostante la triplice alleanza Germania, Austria-Ungheria e Regno d’Italia.

Dopo un aspro dibattito interno tra interventisti e neutralisti che spaccherà in due l’opinione pubblica, il 26 aprile 1915 si concludono le trattative segrete con l’Intesa  mediante la firma del patto di Londra, con il quale l’Italia si impegnava a entrare in guerra entro un mese. Il 3 maggio successivo fu rotta la Triplice alleanza, fu avviata la mobilitazione e il 23 maggio 1915 fu dichiarata guerra all’Austria-Ungheria ma non alla Germania, con cui si sperava ancora di non guastare del tutto i rapporti.

Lo scoppio della Grande Guerra segnò la fine di un lungo periodo di pace e sviluppo economico della storia europea, noto come Belle Époque, e pose termine anche a un più lungo periodo di stabilità politica europea iniziato nel 1815 con la sconfitta definitiva della Francia napoleonica e continuato per tutto il XIX secolo.

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28 luglio 1916  CENTO ANNI FA, fa Padre Pio giunse per la prima volta a San Giovanni Rotondo, invitato da padre Paolino da Casacalenda, guardiano 100 Anni Padre Pio -San Giovanni Rotondodel convento di San Giovanni Rotondo. Padre Pio era nato con il nome di Francesco Forgione a Pietrelcina, un piccolo comune alle porte di Benevento, il 25 maggio 1887,

Padre Pio era sceso a Foggia per predicare per la festa di sant’Anna, avuta l’obbedienza dal padre guardiano di Sant’Anna (FG), salì la prima volta a San Giovanni Rotondo, accompagnato dallo stesso padre Paolino il 28 luglio 1916. «All’arrivo di Padre Pio, poche migliaia di anime, viventi in povere case unite le une alle altre in un pianoro del versante meridionale del Gargano, costituivano un piccolo centro, San Giovanni Rotondo».

Il primo soggiorno di Padre Pio a San Giovanni Rotondo durò solo nove giorni. Furono giornate ricche di silenzio, meditazione e preghiera con evidente miglioramento del suo stato di salute. Il 13 agosto Pio scrisse al responsabile provinciale, chiedendo di poter «passare un po’ di tempo a San Giovanni Rotondo» anche perché, a suo dire, Gesù gli avrebbe assicurato che là sarebbe stato meglio. Fra’ Pio venne infine lasciato in tale convento, con l’ufficio di direttore spirituale del seminario serafico

 Una fortuna per il piccolo paese del Gargano che si sviluppò grazie alla fama di padre pio, oggi San Pio.

 

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28 luglio 1480 i turchi sbarcano a Otranto, presso i laghi Alimini, sbarcarono con 16.000 uomini nella zona oggi chiamata Baia dei Turchi.Battaglia di Otranto

La battaglia di Otranto è il nome con cui è conosciuto il combattimento nell’omonima città salentina del 1480, quando un esercito ottomano, in realtà diretto a Brindisi, ma dirottato più a sud da un forte vento di tramontana attaccò la cittadina allora appartenente agli Aragonesi.

La città fu posta sotto assedio per circa due settimane e i suoi abitanti si rifugiarono all’interno delle mura resistendo e respingendo con vigore le offese. Una volta, però, che i turchi riuscirono ad aprire una breccia, gli otrantini (per la maggior parte disarmati) non riuscirono a contenere la furia degli invasori soccombendo sotto i colpi di scimitarra. I bambini più fortunati furono presi e portati in Turchia per fare da schiavi, altri furono violentati e uccisi con le donne, altri ancora dovettero subire tremende mutilazioni.

Al termine della battaglia, il 14 agosto 1480 furono decapitati sul colle della Minerva 800 otrantini che si erano rifiutati di rinnegare la religione cristiana: sono ricordati come i santi Martiri di Otranto.

Le  reliquie sono custodite nella cattedrale del paese e devo dire che mi hanno molto impressionato durante la mia visita anni fa.

In seguito alla battaglia e all’invasione degli ottomani, andò distrutto il monastero di San Nicola di Casole, che ospitava allora una delle biblioteche più ricche d’Europa.

LuxLucis

pensionata, con il pallino informatico, tecnologico, iPaddistico ...

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