30 maggio – oggi è la Giornata Mondiale dell’ ENURESI notturna, con la quale si vuole sensibilizzare sul problema della perdita involontaria di urina durante il sonno in un’età superiore ai cinque anni.
L’enuresi è un disturbo diffuso tra i bambini: circa il 5-10% dei bambini di 7 anni bagna regolarmente il letto e il problema può persistere fino all’adolescenza o addirittura l’età adulta. La causa dell’enuresi infantile non è di natura psicologica, ma la conseguenza di una iperproduzione di urina durante la notte; una capacità ridotta della vescica o un ritardo di maturazione di questa e talvolta l’incapacità di svegliarsi.
È una condizione medica che può incidere pesantemente sull’autostima di un bambino, sul suo benessere emotivo e sulla sua capacità di affrontare la giornata, compresa la scuola e gli impegni sociali, e queste conseguenze sono spesso sottovalutate o non prese in considerazione.
La campagna di sensibilizzazione sull’enuresi vuol far capire che si tratta di una condizione comune, che può e deve essere trattata. La giornata mondiale dell’enuresi infantile vuole incoraggiare le famiglie a parlarne liberamente con i medici e poter così ottenere supporto.
L’enuresi non è colpa di nessuno e le famiglie e i medici dovrebbero poterne parlare senza imbarazzo o sensi di colpa.
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30 maggio 1848 ha luogo la battaglia di Goito, un episodio della prima guerra di indipendenza in cui l’esercito austriaco del feldmaresciallo Radetzky tentò di sloggiare il 1° Corpo d’armata dell’esercito sardo dalle posizioni che teneva a protezione dei ponti sul Mincio, circa 20 km a nord di Mantova, e venne invece respinto.
Verso le 18:30, dopo tre ore e mezzo di combattimento, Radetzky contemplava la sconfitta: nessuna notizia da Costantino d’Aspre perso per la strada di Ceresara, la destra sfondata, il tentativo di aggiramento della linea Goito- Cerlongo definitivamente fallito; ed ordinò la ritirata.
La battaglia di Goito ebbe una assai rilevante conseguenza strategica: Carlo Alberto aveva interrotto la ‘grande manovra del Radetzky: la liberazione di Peschiera dall’assedio era fallita.
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30 maggio 1431 viene arsa viva Giovanna, d’Arco Jeanne d’Arc, l’eroina che riunì alla Francia parte del territorio caduto in mano inglese, contribuendo a risollevarne le sorti durante la guerra dei cent’anni, guidando vittoriosamente le armate francesi contro quelle inglesi.