28 giugno oggi inizia la lunga via del ritorno, ma prima di lasciare la Bretagna è obbligatoria una tappa.
La penisola di Quiberon, nella Bretagna del sud è famosa non solo per le sue scogliere a picco sul mare e le numerose baie, ma anche per gli allevamenti di ostriche che sono ‘coltivate’ in acque profonde, in mare aperto.
Lasciata la mia spaziosissima e modernissima camera partiamo da Quiberon per una degustazione di ostriche, piatto forte della cucina francese. Certo che dopo un buon caffè Lavazza bevuto in corriera non è il massimo, io … Non mi farò contagiare! non mi farò contagiare? Be’ dopo una sosta di più di 30 minuti, perchè no, assaggio tre ostriche e bevo il vinello spumeggiante! Posso confermare che l’ostrica cruda non è il mio cibo preferito, ma non potevo lasciare la Bretagna senza un assaggio.
La seconda tappa a Vannes antica città, che i bretoni chiamano Gwened. Gli abitanti si chiamano Vannetais che indica chiaramente l’origine veneta. Molti nomi topici si riferiscono alle origini Venete come ad esempio la rue des Venètes. Sulla piazza davanti al municipio alcuni ragazzi segnano per terra le figure dei balletti che eseguiranno nel pomeriggio e poi fanno le prove. Approfittiamo per un ulteriore acquisto di Crema S. Bernardo, la miracolosa!
Pranzo al sacco e via verso la prossima tappa, un fuori programma, Nantes, un giro in bus e sosta veloce alla Cattedrale di Nantes o Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo una maestosa ed elegante chiesa è in stile gotico della Chiesa cattolica. La sua costruzione è durata più di 450 anni, dal 1434 al 1891, nonostante questo lungo periodo ha mantenuto le caratteristiche dello stile gotico. Pitturata in bianco, alta e imponente, difficile da fotografare. Una veloce visita alle parti essenziali:
– il monumento funebre del duca Francesco II di Bretagna e di sua moglie Margherita di Foix, realizzato all’inizio del XVI secolo è un capolavoro della scultura francese, con uno stile a cavallo fra il medioevo e il rinascimento e unisce armoniosamente influssi francesi e italiani. Il sepolcro in marmo di Michel Colombe è decorato dalle statue dei dodici apostoli e da quattro figure femminili, che rappresentano le virtù cardinali (fortezza, giustizia, prudenza e temperanza),
– il cenotafio del generale de Lamoricière, monumento eretto nel 1878 per volere di papa Pio IX, quale ringraziamento per i servigi resi dal generale, originario di Nantes, allo Stato pontificio.
– I 500 metri quadrati di vetrate realizzate da Jean Le Moal e ad Anne Le Chevallier, fra il 1978 e il 1988.
Ancora partenza veloce verso il Castellot di Angers,
o dei più famosi castelli della Loira, anzi, ex castello, perchè vedremo solo le cinta murarie imponenti e poi una galleria sotterranea che contiene un capolavoro eccezionale di arazzi originariamente di 140 metri, pareti blu scuro, illuminazione solo degli arazzi, che rappresentano l’Apocalisse di Angers. Commissionati da Luigi I d’Angiò e realizzato dal 1373 al 1382, gli arazzi raffigurano le visioni che San Giovanni Apostolo ebbe e descrisse nell’Apocalisse, l’ultimo libro del Nuovo Testamento. L’iconografia che rappresenta le varie scene è molto ricca, fantasiosa, colorata e con simboli che ancora non sono stati completamente interpretati. Anche sull’uso che Luigi voleva fare di un simile capolavoro non si sa nulla, nel suo palazzo non esistevano stanze sufficientemente grandi da contenere tutti gli arazzi, anche con il taglio effettuato dal Papa per censurare le scene ritenute blasfeme.
Terminiamo la giornata a Tours, albergo accanto alla stazione ferroviaria Hotel Kyrad In Saint Pierre des Corps.
ECCO TUTTE LE TAPPE DEL VIAGGIO:
itinerario di viaggio 22-30 giugno