25 aprile si festeggia San Marco Evangelista. Marco è stato un discepolo dell’apostolo Paoloe, in seguito, di Pietro. Secondo la tradizione cristiana, è ritenuto l’autore del Vangelo secondo Marco. È venerato come santo da varie Chiese cristiane, tra cui quella cattolica, quella ortodossa e quella copta, che lo considera proprio patriarca e primo vescovo di Alessandria.
La festa di san Marco è la solennità patronale di Venezia e del Veneto e di Latina, che viene celebrata il 25 aprile, in memoria di san Marco evangelista.
La tradizione pluricentenaria di Venezia vuole che il 25 aprile, nel giorno dedicato a sanosia offerto a fidanzate e mogli un bocciolo di rosa rossa, in segno d’amore. Il sentimento dei due giovani era osteggiato dal padre di Maria, che non avrebbe permesso un tale matrimonio.
25 aprile oggi ricordiamo la GIORNATA MONDIALE dei PINGUINI si celebra infatti a livello internazionale la giornata di questi popolari e carismatici uccelli marini, una specie da tutelare perché fortemente a rischio estinzione. Secondo gli esperti, i pinguini potrebbero estinguersi entro i prossimi dieci anni a causa dell’inquinamento, della riduzione di cibo e del cambiamento climatico accelerato dal comportamento umano.
Anche il WWF ci mette davanti ad una dura realtà, ricordandoci come i simpatici pinnipedi siano una specie a rischio estinzione per la perdita di habitat.
La Penisola Antartica ospita il 6 per cento dei maestosi pinguini imperatori e il 21 per cento degli Adelia, ma la situazione peggiora, sia l’imperatore che i pinguini di Adelia si affidano al ghiaccio marino per riprodursi e cibarsi.
Uno studio del WWF ha stimato che il 50% dei pinguini Imperatore e il 75% dei pinguini di Adelia potrebbe scomparire se le temperature del globo aumenteranno di 2° Celsius.
Sebbene associati ad ambienti freddi, esistono 18 specie di pinguini e non tutte vivono tra i ghiacci dell’Antartide.
Ad esempio, il pinguino delle Galapagos vive, come dice il nome, esclusivamente sulle Galapagos ed è l pinguino che vive più a Nord di tutti, a cavallo dell’Equatore.
Ma anche lui è in pericolo. A causa del riscaldamento globale, i pesci di cui si nutre sono in drastica diminuzione.
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25 aprile dal 2007 l’Assemblea mondiale della salute dell’ONU ha istituito la GIORNATA MONDIALE CONTRO LA MALARIA far conoscere ed educare su questa grave malattia, per diffondere informazioni sulle strategie di controllo della malattia. Prima della dichiarazione dell’ONU il 25 aprile si teneva l’Africa Malaria Day.
Ogni giorno muoiono circa 1.300 bambini nell’Africa subsahariana a causa della malaria, una patologia provocata da parassiti protozoi del genere Plasmodium, i cui vettori sono zanzare del genere Anopheles. Nel 2014 circa 200 milioni di persone nel mondo sono rimaste infettate e circa un milione sono morte di cui il 78% bambini.
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25 aprile 1945 L’esercito nazifascista si arrende e lascia l’Italia dopo le insurrezioni partigiane a Genova, Milano e Torino, ponendo fine all’occupazione tedesca in Italia: l’evento viene ricordato ogni anno dalla Festa della Liberazione, una data importante per l’Italia.
Il 25 aprile 1945, alle ore otto del mattino, mediante la Radio, il Comitato di Liberazione Nazionale, impose la resa ai presidi nazisti e fascisti e la parola d’ordine di quella giornata per i tedeschi, fu “Arrendersi o perire“.
Il Comitato di Liberazione riuscì a prendere il potere e decise di condannare a morte tutti gli esponenti principali del governo fascista insieme a Mussolini. L’anno successivo, poi, il popolo italiano, nella giornata del 2 giugno 1946, fu chiamato alle urne per decidere, attraverso un referendum, se continuare ad avere come forma di governo la Monarchia o se passare alla Repubblica.
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25 aprile 1945 a San Francisco in California Cinquanta Stati del mondo fondano le Nazioni Unite. Durante una conferenza internazionale iniziata appunto il 25 aprile si arriva il 26 giugno alla firma dello Statuto delle Nazioni Unite che entrerà in vigore il 24 ottobre, sancendo l’effettiva nascita dell’ONU.
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25 aprile 1926 alla Scala di Milano viene rappresentata per la prima volta la TURANDOT l’opera lasciata incompiuta da Giacomo Puccini, morto il 29 novembre 1924, e completata da Franco Alfano.
Il direttore dell’orchestra era Arturo TOSCANINI che arrestò la rappresentazione a metà del terzo atto, due battute dopo il verso «Dormi, oblia, Liù, poesia!» (alla morte di Liù), ovvero dopo l’ultima pagina completata dall’autore, rivolgendosi al pubblico con queste parole: «Qui termina la rappresentazione perché a questo punto il Maestro è morto.» La sera seguente, l’opera fu rappresentata per intero includendo anche il finale di Alfano.