I pionieri del volo di Gorizia, i fratelli Rusjan

La nipote dei due pionieri, Grazia Rusjan, mi ha gentilmente scritto un breve Edi e Pepi Rusjanriassunto della loro vita.

Eduardo (Edi) Rusjan nasce a Trieste il 6 luglio 1886, dove il padre, Franc (di Renče) s’era trasferito per lavoro. La madre è una friulana di Medea. Si spostano poi a Gorizia e il capo della numerosa famiglia impianta un nuovo laboratorio per la costruzione di botti, aiutato dai filgli Edi e Giuseppe (Pepi). Edi si dedica anche allo sport, al ciclismo, questa specie di simbolo d’entrata nel nuovo secolo. La passione per l’aeronautica nasce in loro nel 1905, con letture e studi, inseguendo informazioni e curiosità.

Nel 1908, approfittando della falegnameria di famiglia, i due fratelli costruiscono un aliante con stecche di bambù e cartone, chiamandolo “trapola de carta”. Si rendono conto che con un motore potrebbero fare di più. L’8 e 9 settembre del 1909 partecipano ad una riunione di pionieri del volo a Montichiari, vicino a Brescia. Lì acquistano un motore di fabbricazione francese, un Anzani, lo stesso con cui Blériot aveva scavalcato la Manica quattro mesi prima. Sarà il motore dei sette velivoli fatti in casa.

Il 1909 è un anno importante nella storia dell’aviazione: si afferma la possibilità pratica del volo, premi e gare ne promuovono la sperimentazione. Dopo l’impresa dei fratelli Wright, che per primi avevano risolto il problema dell’equilibrio laterale e longitudinale del velivolo, comincia la corsa al record di altezza e di durata. In questo clima febbrile, si insinua la sperimentazione dei fratelli Rusjan.

Il loro “Eda 1”, un biplano lungo 12 metri e con 8 metri di apertura alare, vola per la prima volta il 25 novembre 1909: compie un balzo di 60 metri, a un’altezza costante di 2 metri, sui prati della Campagnuzza. Sembrerebbe poca cosa, di fronte ai risultati già raggiunti negli USA (dove pero’ l’aereo dei Wright per decollare aveva bisogno di una catapulta) e in Francia, ma i fratelli Rusjan, che sono contemporaneamente progettisti, costruttori e piloti, non hanno accesso ai brevetti dei Wright, né dispongono delle risorse finanziarie di Blériot. Quattrogiorni dopo, in una seconda serie di prove, vengono raggiunti i 12 metri d’altezza.

I fratelli Rusjan si gettano in una frenetica attività. Nei primi mesi del 1910, costruiscono altri sei velivoli, modificando e riadattando i precedenti, ogni volta con lo stesso motore. Trasferiscono inoltre il loro laboratorio dalla casa in via Cappella 8 ad un capannone di Merna, più vicino ai prati che utilizzano per le prove e per le esibizioni pubbliche e su cui un paio di anni dopo troverà spazio l’aeroporto di Gorizia.

Nell’agosto del 1910, a una gara ciclistica, un industriale di Zagabria, Mihajlo Merćep, propone ai Rusjan di mettersi in società. Con il settembre del 1910 i due fratelli iniziano a Zagabria la costruzione di aerei da mettere in vendita sul mercato. Il prototipo, non più fatto di tela e bambù, è pronto a metà novembre. Decolla in 28 metri ed è già un record mondiale. Viene organizzato un giro propagandistico in tutta la penisola balcanica. Esibizione a Zagabria e poi, l’8 gennaio del 1911, a Belgrado.

Quel giorno spira un forte vento di tramontana e l’esibizione viene rinviata. Il giorno dopo le condizioni climatiche sono identiche, ma Edi Rusjan non vuole deludere il folto pubblico accorso. Si alza in volo, si esibisce in numerosi passaggi sulla folla e ne sollecita l’entusiasmo, sinchè un colpo di vento spezza un’ala del velivolo, che precipita ai piedi della fortezza di Kalemegdan travolgendo il pilota, alla confluenza  della Sava con il Danubio.

La vicenda crea forte emozione ed il corteo funebre è seguito da una folla numerosissima. Il fratello Pepi, che non aveva mai voluto volare, costruirà in seguito altri due aerei nell’officina di Zagabria, ma due anni dopo emigra in Argentina.

Per lui il secolo delle tecnologie si era già concluso.

Storia, foto, e molto altro materiale sul sito.

LuxLucis

pensionata, con il pallino informatico, tecnologico, iPaddistico ...

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.