Lorenzo DONATI ! Un artista poco conosciuto …

Così, in una questa giornata piovosa, Serena Donati ha l’ispirazione di “topo di Biblioteca”… e regala a tutta la Tribú, la storia di un Donati sconosciuto, ma quando i Toscani leggeranno sapranno che ha contribuito a realizzare una delle opere piú belle che abbiamo nella nostra terra…

DONATI, Lorenzo. – Scarse sono sia le notizie biografiche sia quelle relative all’attività artistica di questo intagliatore in legno e architetto, documentato a Siena in un breve arco di tempo, dal 1534 al 1543, e del quale non è rimasta alcuna opera.
Il suo nome è legato soprattutto a un lavoro, ampiamente documentato, commissionatogli il 15 luglio 1534 dal governo senese.
La commissione riguardava l’esecuzione di “una elaborata finestra”, secondo un disegno fornito da Baldassarre Peruzzi, per una non identificata finestra del palazzo pubblico, in sostituzione di un’altra, deteriorata.
Tale serramento, che sporgeva notevolmente sulla facciata per consentire dall’interno la vista anche sui lati e verso il basso, avrebbe dovuto essere terminato per la metà di agosto; in realtà, come si apprende da numerosi documenti in cui il maestro viene ripetutamente sollecitato, fu compiuto solo nel 1539.
È infatti, del 10 aprile di questo anno la stima compiuta da Giovan Battista di Bartolomeo de’ Tori e da Giovan Maria di Donato, i quali valutarono che l’opera dovesse essere pagata 194 scudi.
Il De Angelis D’Ossat (1980) ha riconosciuto in un disegno del Peruzzi nella Biblioteca comunale di Siena, finora interpretato come uno schizzo per un pulpito, il disegno preparatorio per questa “finestra”.
Nell’aprile del 1536 il Donati, talvolta confuso con un altro intagliatore senese contemporaneo, Lorenzone di Bartolomeo, fu, insieme con Anton Maria Lari e Domenico Beccafumi, tra coloro che prepararono gli apparati per festeggiare la venuta a Siena dell’imperatore Carlo V, con l’incarico di progettare l’ornamentazione della casa e l’intarsio ligneo del portone principale realizzato esclusivamente dal Donati (palazzo Bandini) nella quale avrebbe abitato l’imperatore durante il soggiorno senese.
Nel novembre dell’anno successivo si trovava in carcere, non sappiamo per quale motivo, e la moglie era nominata suo fideiussore.
Il 28 aprile 1540, insieme con Domenico Beccafumi e Bartolomeo di David, eseguì la stima di un crocifisso bronzeo, opera di Giovan Andrea di Carlo Galleti, mentre nel ’41, secondo quanto riferisce il Milanesi (1862) che, unica fonte, ricorda il Donati anche come un dilettante di architettura, avrebbe disegnato la “nuova casa dell’Università dei Notai”.
L’ultima notizia che abbiamo risale al 1543 quando è citato in relazione a una somma che doveva ancora avere per il lavoro della “finestra” del palazzo pubblico, per il quale, alla data della stima (1539), era rimasto creditore di 94 scudi.
Nel 1550 il Donati era probabilmente già morto, in quanto, in un documento del 25 settembre, che sembra riferirsi ancora al credito per la “finestra”, è ricordata solo la moglie, madonna Niccola.

LuxLucis

pensionata, con il pallino informatico, tecnologico, iPaddistico ...

Questo articolo ha un commento

  1. Mario

    Gentile Signora Lucia, anch’io sono uno dei numerosi Donati dispersi nel mondo e da qualche anno mi sto interessando ai miei “antenati”.
    La famiglia Donati a cui appartengo vive dal 1500 circa in Svizzera nel Canton Ticino e più precisamente a Broglio in valle Maggia.
    Non ho notizie (almeno per il momento) di come i Donati siano finiti in un angolo disperso delle Alpi, ma sono interessato a ricostruire i possibili legami con altri Donati.
    Per questo motivo sarei interessato a stabilire una corrispondenza con lei, anche perché sto allestendo un albero genealogico della mia famiglia e so o a buon punto, ma mi manca il legame con le origini che non è detto che sia quello toscano.
    Le invio cordiali saluti, ringraziandola nel contempo della sua collaborazione

    Mario Donati

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.