Doveva essere il D-Day, il giorno del virus DnsCharger

Doveva essere il D-Day, il giorno del virus DnsCharger

Il 9 luglio è quasi passato e la catastrofe internet non c’è stata, fortunatamente.

Non siamo ancora fuori dalle contaminazioni del virus malfamato, ma nelle prime ore della giornata solo pochi inconvenienti si sono verificati.

Dei tre miei dispositivi controllati UNO è risultato POSITIVO. Il mio Nokia al controllo sul sito EUROPEO è RISULTATO INFETTO. Ho seguito le istruzioni, scaricato l’antivirus, pulito il tutto il cellulare e tutto è andato a posto.

Pochi comunque i danni causati da DnsChanger.

Merito sicuramente di tutti gli avvertimenti e gli strumenti messi in atto dall’FBI, dal DCWG (DNS Changer Working Group) appositamente creato, da Google e moltissimi altri enti pubblici e privati.

Come ho scritto negli articoli precedenti, il virus è entrato in moltissimi computer ed altri dispositivi che si collegano a internet, che hanno continuato tranquillamente a navigare, finendo senza accorgersene in siti pirata.

È dovuta intervenire l’Fbi per sgominare una pericolosissima centrale di hacker che operava dalla Russia agli Stati Uniti, passando per l’Europa. I pirati sono riusciti a introdursi di oltre quattro milioni di computer in tutto il mondo, infettandoli con un virus e mettendo su un’associazione criminale da 14 milioni di dollari. Scoperto il sistema criminale, l’Fbi è stata costretta a ‘ricostruire’ il mondo internet dei computer infetti, mettendo in piedi una serie di server alternativi che impediscono ai pc colpiti di navigare sul web pirata. Una misura temporanea, che finiva proprio oggi, lunedì 9 luglio.

Da qui l’allarme mondiale: i computer colpiti da DnsChanger infatti, non più protetti dal Fbi, non potendosi più collegare su l'”altra” Internet, quella “sana”, ma neanche ai siti pirata ormai bloccati, hanno rischiato il blocco totale.

Le misure di prevenzione hanno funzionato, molti sono ancora infetti, ma non si può parlare di catastrofe, inoltre i mezzi per scoprire in tempo il malaware ci sono, li ho indicati nei precedenti articoli, e sugli stessi siti ci sono le operazioni da fare se si risulta INFETTI da DNSCHANGER.

LuxLucis

pensionata, con il pallino informatico, tecnologico, iPaddistico ...

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