Una Favola al giorno…La volpe con la pancia piena

oggi copio pari pari la simpatica favola pubblicata su

Il Grillo e La Formica

La volpe con la pancia piena

 

Era arrivato l’inverno,il cielo era grigio e plumbeo con tanti nuvoloni carichi di neve, faceva molto freddo e gli animaletti del bosco ormai si erano tutti ritirati nelle loro calde tane, al riparo e si potevano nutrire con le provviste raccolte durante l’estate. In giro non c’era nessuno, troppo freddo per gironzolare. Solo una volpe magra ed emaciata, anche un po’ spelacchiata vagava solitaria nel bosco alla ricerca di qualcosa da mangiare, Aveva tanta fame, ma non trovava nulla da mettere sotto i denti per placare i crampi che le attanagliavano lo stomaco vuoto ormai da tanti giorni.

Ma non trovava nulla, le sue abituali prede si erano rifugiate in caldi nidi ed era impossibile stanarli. La volpe vagava sempre più affamata e avvilita. Ad un tratto annusò un invitante e delizioso aroma di cane arrostita. Grazie al suo portentoso olfatto riuscì a trovare il pezzo di arrosto profumato. Era messo dentro a un tronco cavo e sicuramente era il pranzo dimenticato da qualche pastore. La volpe, anche se a fatica, entrò nel foro del tronco e si avventò sulla carne. Era un pezzo bello grosso, ma se lo pappò tutto.

Poi, bella sazia e piena di cibo cercò di uscire dall’incavo per tornare all’aperto. Ma non riusciva ad uscire , il buco si era improvvisamente ristretto!!! O meglio era lei che si era ingrossata perché aveva mangiato troppo. Si spaventò moltissimo, si sentiva già prigioniera nel tronco, tutta sola a morire di freddo e di fame. E allora si mise a graffiare e a spingersi nel foro per uscire, ma rimase incastrata, mezza dentro e mezza fuori. Presa dal panico iniziò a ululare finchè un’altra volpe che passava di lì la udì e si avvicinò. Saputo quanto era successo disse:

“E’ inutile gridare e ululare. Avresti dovuto avere pazienza ed aspettare tranquilla all’interno della pianta fino a quando la tua pancia non diminuiva. Invece non hai capito più nulla e ora resterai incastrata finché non smaltirai ciò che hai mangiato”.

Così, la povera volpe rimase incastrata mezza fuori e mezza dentro al buco per un paio di giorni e rimpiangeva il tepore che avrebbe trovato se avesse aspettato paziente all’interno dell’ albero.

Morale della favola: La pazienza e il tempo sono degli ottimi alleati per affrontare qualsiasi difficoltà

LuxLucis

pensionata, con il pallino informatico, tecnologico, iPaddistico ...

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