6 luglio … anni fa – Giornata Mondiale del Bacio

6 luglio … anni fa – Giornata Mondiale del Bacio

6 luglio una bella festa nata in Gran Bretagna nel 1990, la GIORNATA MONDIALE DEL BACIO, per celebrare l’amore e i tanti significati che si celano dietro il bacio. Un gesto che non vuol dire solo amore, ma anche amicizia, simpatia, rispetto e che possiamo scambiarci anche su Facebook.

La Giornata Mondiale del Bacio – World Kiss Day – ci vuole far riflettere non solo sull’amore, ma anche sui piccoli gesti con cui dimostriamo affetto e condividiamo le sensazioni di un amico, un collega, un vicino.

Un piccolo bacio rappresenta molto più del lavoro di ben 35 muscoli facciali messi in azione e scatena una tempesta ormonale in cui viene stimolata la produzione di endorfine, si  scambiano germi e ferormoni e …si bruciano circa 20 calorie.

Forse non tutti sanno che in Cina il bacio è considerato poco igienico, in Giappone non ci si bacia in pubblico per rispetto, mentre in Malesia è proibito per legge è gli Eschimesi per baciarsi si strofinano le punte del naso. In India, invece, si credeva che il respiro fosse una parte del proprio spirito e baciarsi equivaleva a scambiarsi le anime. In Russia era abitudine salutarsi baciandosi sulle labbra, anche tra gli uomini, specialmente se ritenuti sufficientemente illustri.

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6 luglio 1815, i Carabinieri, il corpo fondato il 13 luglio del 1814 nel Regno di Sardegna. ebbero il loro battesimo del fuoco sul campo

I Carabinieri a Grenoble 1815

di battaglia di Grenoble, durante l’ultima campagna militare contro Napoleone Bonaparte. Dopo il ritorno in Francia dall’isola d’Elba, Napoleane intendeva rioccupare la Savoia, percio verso questa regione mossero nel giugno 1815 alcuni reparti francesi determinando l’immediata entrata in azione di un corpo di spedizione piemontese comandato dal generale De Latour forte di 15.000 uomini, tra i quali un contingente di Carabinieri a cavallo.

Il 6 luglio 1815 lo squadrone di cavalleria caricò le truppe francesi per il possesso di una piazzaforte alla periferia di Grenoble, mettendole in rotta e contribuendo in modo decisivo alla vittoria.

Nell’Ordine del Giorno del 7 luglio il valore dei carabinieri fu dichiarato “maggiore di ogni elogio”. In questa battaglia il carabiniere Alessi che per alcuni giorni era stato fatto prigioniero, e riuscito a fuggire fu proposto per la medeglia d’argento.

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6 luglio 1849 muore a soli 22 anni GOFFREDO MAMELI,  nato a Genova il 5/9/1827 da una famiglia aristocratica, dei “Mameli” o “Mameli dei Mannelli”. È

autore, all’età di quasi 20 anni, delle parole del Canto degl’Italiani (1847), più noto in seguito come Inno di Mameli, adottato un secolo dopo come inno nazionale provvisorio della Repubblica Italiana nel 1946, musicato da Michele Novaro. 

Una vita breve, ma intensa quella di Goffredo Mameli, conquistato dallo spirito patriottico, riuscì a far parte attiva in alcune gesta memorabili che ancor oggi vengono ricordate, come ad esempio l’esposizione del tricolore per festeggiare la cacciata degli Austriaci nel 1847. Nel marzo 1848 organizzò una spedizione di trecento volontari per andare in aiuto a Nino Bixio durante i moti di Milano e, in virtù di questa impresa coronata da successo, venne arruolato nell’esercito di Giuseppe Garibaldi con il grado di capitano. Durante l’assedio di Roma, l’ultimo atto della breve Repubblica romana del 1848 combatté al fianco di Garibaldi nella difesa della Villa del Vascello sul colle del Gianicolo. Fu ferito alla gamba sinistra durante l’ultimo assalto del 3 giugno a Villa Corsini, occupata dai francesi.

La ferita andò in cancrena e il 19 giugno fu amputata la gamba, ma l’iniezione non si arrestò e la mattina del 6 luglio mori all’Ospedale della Trinità dei Pellegrini di Roma.

 

LuxLucis

pensionata, con il pallino informatico, tecnologico, iPaddistico ...

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