1 luglio a #EXPO l’attrice Lella Costa, nell’ambito delle Women’s Weeks, legge “Pranzo di Babette” , il racconto di una cuoca francese riparatasi in un paesino della Danimarca per fuggire alla Comune di Parigi, decide di impiegare i diecimila franchi d’oro vinti a una lotteria in un pranzo succulento per soli dodici invitati. Un modo per offrire felicità autentica a persone che non se la possono permettere, riflessione sulla necessità della condivisione. Una testimonianza del fatto che felicità e benessere non sono possibili se non sono collettivi.
Lella Costa, ’Ambassador’ di Expo con il suo intervento offre uno sguardo al femminile sulla nutrizione, sul cibo e sulle relazioni con il Pianeta: «Credo che il punto di vista femminile e i talenti siano il contributo indispensabile di cui non soltanto Expo Milano 2015, ma in generale il Pianeta, non può fare a meno in questo momento». Con l’ironia che la contraddistingue è che Lella Costa utilizza come arma fondamentale e indispensabile per parlare di tutto.
Questa sera all’Auditorium di Cascina Triulza alle 21.00
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1 luglio 1914 i feretri di SOFIA, duchessa di Hohenberg e del marito FRANCESCIO FERDINANDO assassinati il 28 giugno a Sarajevo, arrivano a
TRIESTE a bordo della corazzata ‘Viribus Unitis’, su due catafalchi sistemati sulla tolda, sotto un tendone nero ornato con i colori imperiali, circondati da ghirlande di fiori, presidiati da un picchetto d’onore di cadetti della Marina. La Viribus Unitis era scortata dalla Flotta della Marina Austro-Ungarca quasi al completo, compresa la corazzata gemella Habsburg. Anche molte imbarcazioni private parteciparono al ‘corteo’ che levò le ancore e fece rotta verso Trieste navigando lentamente, pescherecci e navi cargo, tutte con bandiere a mezz’asta e segni neri a lutto. L’ 1 luglio la triste armata navale arrivò a Trieste, e la Viribus Unitis buttò l’ancora al largo del molo San Carlo, ora molo Audace, di fronte alla diga.
Il giorno successivo i due feretri vengono sbarcati e portati a bordo del treno speciale che li porterà a Vienna per il funeral. Grande partecipazione al corteo che attraversa Trieste “la cittadinanza ha cominciato fin dalla mattina ad addobbare a gramaglie edifici, case, negozi, così che la città presenterà una imponente manifestazione esteriore di lutto, corrispondente all’universale compianto”.
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1 luglio 1991 – viene sciolto il PATTO DI VARSAVIA, detto anche Trattato di Varsavia, l’alleanza militare tra i paesi del Blocco Sovietico, nata come contrapposizione alla NATO, L’ Alleanza del Patto Atlantico, fondata nel 1949.
Il nome ufficiale era Trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza e fu elaborato da Nikita Chruščёv nel 1955 e sottoscritto a Varsavia il 14 maggio 1955, una settimana dopo l’ingresso ufficiale della Germania Ovest nella NATO del 6 maggio 1955.
Gli Stati membri del Patto erano URSS, Polonia, Cecoslovacchia, Repubblica democratica tedesca, Romania, Bulgaria, Ungheria e Albania (che però ne uscì di nel 1961) e promettevano di difendersi l’un l’altro in caso di aggressione. Il patto di Varsavia giunse a termine il 31 marzo 1991, ma fu ufficialmente sciolto durante un incontro tenutosi a Praga il 1º luglio successivo.
Il 12 marzo 1999 gli ex membri del Patto di Varsavia: Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia aderirono alla NATO. Nel 2004 entraroSlovacchia, Romania, Bulgaria, Estonia, Lettonia e Lituaniaentrarono nella NATO nel 2004. L’Albania è entrata nella NATO nel 2009.