16 giugno … anni fa – Bloomsday anche a Trieste

16 giugno … anni fa – Bloomsday anche a Trieste

 16 giugno  a Dublino ed in altre parti del mondo si celebra il Bloomsday è la commemorazione per lo scrittore irlandese James Joyce. La festività rievoca gli eventi dell’Ulisse, il suo romanzo più celebre, che si svolge in una sola giornata, il 16 giugno 1904,

È una Festa laica in Irland che deriva il nome “Bloomsday” dal cognome del protagonista del romanzo, Leopold Bloom.

Anche a Trieste,  città che Joyce chiamò “mia seconda patria”, si reciterà, si ballerà, si discorrerà, si suonerà e si brinderà nel nome di Joyce e del suo grande (anti)eroe. E anche quest’anno le celebrazioni del Bloomsday triestino metteranno al centro uno dei 18 episodi di cui è composto l’Ulisse: l’undicesimo, dedicato a quelle seducenti Sirene omeriche che nell’opera di Joyce diventano due avvenenti bariste, miss Douce e miss Kennedy, cameriere all’Ormond Bar di Dublin

La prima edizione del Bloomsday si è svolta nel 1950, in occasione del trentennale della pubblicazione dell’Ulisse, ad opera di alcuni scrittori che per celebrare tale ricorrenza ripercorsero le peregrinazioni di Leopold Bloom attraverso la città.

.

 

16 giugno 1846 cardinale Mastai-Ferretti diventa PAPA PIO IX, eletto papa al 2º giorno di conclave. Il suo pontificato durò ben 31 anni, 7 mesi e 23Pio IX giorni, rimane il più lungo della storia della Chiesa cattolica dopo quello di san Pietro. Fu terziario francescano ed è stato proclamato beato nel 2000.

Il conclave del 1846, che seguì la morte di papa Gregorio XVI, si svolse in un periodo molto turbolento per la storia della penisola italiana. Per questo motivo molti cardinali stranieri decisero di non partecipare al conclave. Soltanto 46 dei 62 cardinali erano infatti presenti. Il cardinal Mastai Ferretti era considerato un liberale, per avere sostenuto vari cambiamenti amministrativi negli anni passati alla guida delle diocesi di Spoleto e di Imola.

Un mese dopo l’elezione concederà l’amnistia generale per i reati politici, suscitando l’entusiasmo tra tutti i liberali italiani. Proseguirà poi con un biennio di riforme, che cambieranno la situazione in tutta la penisola.

.

16 giugno 1951 viene varato il transatlantico  ANDREA DORIA, in costruzione nei cantieri navali Ansaldo di Genova Sestri Ponente

Transatlantico ANDRE DORIA La turbonave prese il suo nome dall’ammiraglio ligure del XVI secolo, Andrea Doria Ed effettuò il suo viaggio inaugurale il 14 gennaio 1953.  Poteva portare fino a 1241 passeggeri e, quando venne varata, rappresentava uno dei punti d’orgoglio dell’Italia dopo la seconda guerra mondiale.

Degna erede dei transatlantici degli anni trenta, l’Andrea Doria era considerata la più bella nave passeggeri della flotta italiana di linea, ma era apprezzata ancora più per la sicurezza e la bellezza dei suoi interni di lusso, che la facevano preferire a molti altri transatlantici di altre compagnie Internazionali.

 Il 25 luglio del 1956, viaggiava con 1.134 passeggeri verso New York, una ”villeggiatura sulle onde” dice il cinegiornale Luce in allontanamento dalla costa di Nantucket e diretta a New York, l’Andrea Doria si scontrò con il mercantile svedese Stockholm della Swedish America Line, in quello che fu uno dei più famosi e controversi disastri marittimi della storia. La prua della Stockhol squarciò una murata del transatlantico, nell’mpatto morirono 46 passeggeri dell’Andrea Doria e 6 marinai della Stockholm. Tutti gli altri furono salvati. La nave italiana, con una murata completamente squarciata, si coricò su un fianco e affondò la mattina dopo, dopo 11 ore.

Era il 26 luglio 1956. Il relitto dell’Andrea Doria non fu mai recuperato e giace tuttora, posato sul fianco di dritta, a una profondità di 75 metri.

 

.
Il 16 giugno 1915, gli Alpini del 3^ Regimento occuparono la cima del MONTE NERO, con una dura azione notturna. 

16

Il Monte Nero è montagna delle Alpi Giulie alta 2.245 m, nel comune di Caporetto, ora Slovenia.

L’impresa, che fu citata dalla stampa internazionale come esempio di brillante azione bellica, ebbe però un costo assai elevato in termini di vite umane; questo canto pare sia stato scritto e musicato dagli stessi alpini superstiti.

Spunta l’alba del sedici giugno
comincia il fuoco l’artiglieria
Il Terzo Alpini è sulla via
Monte Nero a conquistar

Monte Nero monte rosso
traditor della vita mia
ho lasciato la mamma mia
per venirti a conquistar

Per venirti a conquistare
ho perduto tanti compagni
tutti giovani sui vent’anni
la lor vita non torna più

Arrivati a trenta metri

– dal costone trincerato
– con assalto disperato
– il nemico fu prigionier

Colonnello che piangeva
a veder tanto macello
fatti coraggio Alpino bello
che l’onore sarà per te

 

 

LuxLucis

pensionata, con il pallino informatico, tecnologico, iPaddistico ...

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.