17 giugno … anni fa – Alpini a Gorizia – Giornata lotta Desertificazione –

17 giugno … anni fa – Alpini a Gorizia – Giornata lotta Desertificazione –

17 – 18 – 19 giugno 2016 Gorizia ospita gli ALPINI, si tiene infatti il Raduno degli Alpini del Triveneto e l’Adunata Nazionale della Julia.

La storia di Gorizia è strettamente legata alle PENNE NERE, per oltre vent’anni, tra le due guerre mondiali, Gorizia e la Valle dell’Isonzo, oggi territorio della vicina Slovenia, hanno ospitato Reparti appartenenti alle Truppe Alpine che sono diventati leggendari come il 9° Reggimento Alpini e il 3° Reg- gimento di Artiglieria Alpina, inquadrati nella Divisione “miracolo”, la Julia.

A cento anni dall’entrata delle truppe italiane in città nell’agosto 1916, fatto d’arme tra i più importanti della guerra sul fronte italiano, che costò centinaia di migliaia di morti e feriti, sia tra le  le italiane che austro-ungariche, Gorizia ospita gli alpini.

Doppio appuntamento con le ‘penne nere’  nei giorni 17, 18 e 19 giugno la città  ospiterà l’adunata triveneta degli alpini (Triveneto e sezioni estere) e la 9a adunata nazionale della Brigata Julia. Un appuntamento che coronerà le iniziative per il centesimo anniversario della prima, storica presa della città da parte dell’esercito italiano, datata 9 agosto 1916.

La doppia manifestazione sarà un’occasione straordinaria dal punto di vista turistico e mediatico per il capoluogo isontino e per la provincia, grazie alla presenza di decine di migliaia di penne nere provenienti da tutta Italia e in particolare da Triveneto, Emilia, Lombardia e Abruzzo.

Questo il programma 

L’UNCEF di Gorizia   per l’occasione ha confezionato delle speciali PIGOTTE ALPINO,  le volontarie dell’Unicef hanno confezionato 500 pigotte, tutte artigianali e cucite con pazienza ed amore. Saranno disponibili in due punti strategici, uno in Piazza Vittoria ed uno nel Piazzale Casa Rossa, dove ci sarò anche io! Venite a trovarci,  le  simpatiche PIGOTTE ALPINO vi aspettano.

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17 giugno è la GIORNATA MONDIALE DELLA LOTTA ALLA DESERTIFICAZIONE, istituita nel 1995 dall’Assemblea Generale delle NazioniDesertificazione Unite  per sensibilizzare l´opinione pubblica internazionale sulla necessità di combattere la desertificazione e gli effetti della siccità.

La desertificazione spesso deriva dalla siccità e dalla carenza di acqua, ma le cause più significative sono rappresentate dalle attività umane: le coltivazioni intensive che esauriscono il suolo; la gestione scorretta delle risorse idriche; il sovrapascolamento del bestiame che elimina la vegetazione; l’abbattimento degli alberi, che trattengono il manto superficiale del terreno.
Le conseguenze della degradazione del suolo si riflettono sia sull’ecosistema che direttamente sulle condizioni di vita umana, per esempio accrescendo l’incidenza di povertà, carestie, esodi migratori, tensioni politiche, economiche e sociali.

La giornata è nata per cercare di salvare il pianeta dal progressivo inaridimento causato principalmente dell’intervento dell’uomo i boschi si stanno riducendo progressivamente sempre di più mentre i deserti sono in continua espansione, ogni anno circa sei milioni di ettari di terreno subiscono il processo di desertificazione.

La desertificazione è una minaccia per le terre aride e semi-aride delle aree più povere del pianeta, che sono anche le più vulnerabili ai cambiamenti climatici.

La gestione sostenibile delle risorse naturali del pianeta per garantire uno sviluppo sociale ed economico inclusivo è uno dei punti maggiormente evidenziati nell’agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile. L’attenzione al territorio è fondamentale: il cibo che mangiamo, i vestiti che indossiamo, le case in cui abitiamo si basano e richiedono  l’uso della terra.

 Anche l´Italia è stata inclusa nei paesi potenzialmente soggetti a fenomeni di desertificazione.

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17/6/1915 – Reginald Warneford, pilota della Royal Naval Air imageService che il 7 giugno aveva abbattuto uno Zeppelin tedesco ottenendo grandi onori. Lanciatosi sopra il dirigibile, mentre era in missione sui cieli del Belgio, sganciò le bombe e fu il primo dirigibile distrutto da un aereo. Dieci giorni dopo, il 17 giugno, il Generale Joffre in persona gli consegnerà la “Legion d’honneur”; seguirà un pranzo ufficiale, poi è previsto un volo di prova.  Solo pochi minuti dopo la partenza il biplano iniziò a rispondere male ai comandi e a 800 metri di altezza si avvitò su se stesso. La coda andò in pezzi.

A 200 metri di altezza, probabilmente mentre Warneford tentava di guidarlo in un atterraggio di fortuna, l’aereo si rovesciò e i due uomini, che non avevano le cinture, furono sbalzati fuori. Il giornalista morì all’impatto col suolo, Warneford un’ora più tardi. Era il 17 giugno 1915, dieci giorni dopo l’impresa che lo aveva fatto entrare nei libri di storia.

 

 

LuxLucis

pensionata, con il pallino informatico, tecnologico, iPaddistico ...

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