31 maggio, giornata mondiale SENZA TABACCO, per far riflettere chi fuma sulle gravi implicazioni che provoca il vizio e dissuadere chi non ha ancora iniziato o è un fumatore occasionale.
Varie iniziative vengono intraprese per attuare una prevenzione fin dalle scuole materne ed educare i giovani al NON fumo.
Secondo i dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il fumo di tabacco rappresenta la seconda causa di morte, cioè provoca la morte di un adulto su 10 nel mondo. Il fumo è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie. È considerato responsabile di circa il 30% delle morti per tumore; secondo un recente studio il 75% dei casi di cancro della cavità orale, della faringe e dell’esofago può essere attribuito al consumo di tabacco e la percentuale si innalza ad oltre l’80% per il tumore ai polmoni.
31/5/1852 Oggi GOOGLE gli dedica il suo doodle a Julius Richard Petri a Barmen, l’inventore della piastra per culture biologiche. Assistente di Robert Koch, colui che riuscì a coltivare l’agente causale dell’antrace fuori dall’organismo descrivendo il suo ciclo di vita e scoprì agente eziologico della tubercolosi. Petri con la sua piastra creò un importante strumento di lavoro per i biologi attenti a osservare la crescita di colture cellulari. Si tratta di un recipiente di vetro o plastica in genere a forma cilindrica che ancora oggi si usa come contenitore per terreni di coltura solidi e semi-solidi.
31/5/1972 una pattuglia di Carabinieri è vittima dell’attentato di Peteano.
Una telefonata anomioma avverte i carabinieri di Gorizia che c’è una macchina ferma a Peteano.
Questa la registrazione:
Senta, vorrei dirle che xè una machina che la gà due busi sul parabreza. La xè una cinquecento bianca, visin la ferovia, sula strada per Savogna.
Una trappola che attira sul posto tre gazzelle di carabinieri, la prima di Gradisca trova l’auto nel viottolo laterale alla strada e chiama il superiore ed arriva la seconda auto, subito dopo arriva anche una macchina da Gorizia. a questo punto tre carabinieri tentano di aprire il cofano della Fiat 500 bianca che esplode uccidendo tre, mentre altri due rimangono gravemente feriti. Il processo accuserà i terroristi neofascisti autori dell’attentato e coinvolgerà il politico Giorgio Almirante.