26 agosto 303 martirio di ALESSANDRO da BERGAMO, dopo essere sfuggito due volte al carcere e avere infranto gli idoli davanti al suo comandante e persecutore, Massimi Ano Cesare. Viene giustiziato proprio in questa e diventa il primo Martire e Patrono di Bergamo.
A Sant’ALESSANDRO è dedicata la bellissima Cattedrale della Città Alta ed altre due chiese nella Città Bassa: Sant’Alessandro della Croce e Sant’Alessandro in Colonna, tutt’e due ricche di antiche memorie.
Fu probabilmente, secondo quanto documentato dai tardivi atti del suo martirio il vessillifero della leggendaria legione Tebea, composta da soldati della Tebaide
e comandata dal generale romano Maurizio anch’egli venerato dalla Chiesa cattolica con il nome di san Maurizio.
Secondo la tradizione, la centuria di cui Alessandro era comandante fu spostata intorno all’anno 301 dalla Mesopotamia alle regioni occidentali, subendo persecuzioni in atto contro i cristiani ordinate dall’imperatore Massimiano.
Il soldato egiziano, il superstite della Legione Tebana ha in Bergamo la sua seconda e più vera patria, dove viene amato e veverato da secoli.
Buon onomastico ALESSANDRO.
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26 agosto 1978 il cardinale Albino Luciani viene eletto Papa e prende il nome de Giovanni Paolo I.
Albino Luciani era nato Forno di Canale, 17 ottobre 1912 ed è stato il 263º vescovo di Roma e papa.
Viene ricordato con gli affettuosi appellativi di “Papa del Sorriso” e “Sorriso di Dio”. Il TIME e altri settimanali anglosassoni lo chiamarono The September Pope, “Il Papa di settembre”. A lui è stato dedicato un museo, situato in un edificio seicentesco a fianco della Pieve di Canale d’Agordo, suo paese natale.
Eletto il 26 agosto, il suo pontificato fu tra i più brevi nella storia della Chiesa cattolica: la sua morte avvenne dopo soli 33 giorni dalla sua elezione a Papa.
Fu il primo Papa nato nel XX secolo, e l’ultimo a morire in quel secolo.
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26 agosto 55 a.C. – Giulio Cesare invade la Britannia, dopo aver sostenuto impegnatovi combattimenti contro le forze britanniche radunatesi per opporsi ai romani. Cesare e le sue truppe sbarcarono nel KENT vicino alla cittadina di Walmer. Costruirono un accampamento e Cesare ricevette gli ambasciatori britannici, ma le trattative non andarono però a buon fine e ii britanni attaccarono di nuovo. Cesare era in difficoltà di Cesare in quanto le navi con la cavalleria e le provviste erano state bloccate e costrette a tornare in Gallia da una tempesta.
Alla fine Cesare riuscì a sconfiggere i britanni con l’aiuto della cavalleria messa insieme all’ultimo momento da Commio tra le popolazioni britanniche filo-romane.
Cesare però si rese conto che la sua situazione era sempre più difficile da difendere e da sostenere con le sue truppe e preferì ritirarsi.
Questa prima campagna militare in Britannia non fu un grande successo, ma il Senato romano decretò comunque 20 giorni di feste pubbliche per celebrare l’impresa di Cesare che tornerà in Britanni l’anno successivo, nel 54 a.c. per crearvi una serie di clientele, che faranno entrare questa terra nella sfera d’influenza di Roma con rapporti commerciali e diplomatici. Questo aprirà poi la strada alla successiva conquista romana della Britannia e alla costituzione della provincia di Britannia nel 43.