21 novembre in Italia si celebra ogni anni la “Giornata nazionale degli alberi”, che ai miei tempi e fino al 2013, si chiamava “Festa degli alberi” e che si festeggiava sempre sia alle scuole elementari che alle medie. La giornata degli alberi nasce dall’esigenza di educare i giovani al rispetto ed all’amore degli alberi attraverso una celebrazione.
Bisogna valorizzare l’ambiente, il patrimonio arboreo e boschivo e le tradizioni legate all’albero nella per una migliore vivibilità.
“L’albero è un prezioso alleato nella lotta ai cambiamenti climatici, proteggerlo significa anche difendere il territorio e le specie che lo abitano”, dichiara Rossella Muroni, direttrice nazionale di Legambiente.
Durante questa Giornata gli studenti delle scuole, in collaborazione con Comuni, Regioni e Corpo Forestale dello Stato, piantano in aree pubbliche piantine di specie autoctone, a volte messe a disposizione dai vivai forestali regionali.
Fin dai tempi più antichi all’albero e ai boschi veniva attribuita una grande importanza, e già nella primissima epoca romana gli alberi erano classificati in olimpici, monumentali, divinizzati, eroici, ferali, felici e infausti. I boschi erano suddivisi in sacri, divinizzati e profani.
Tutti invitati ad abbracciare un albero e chi vorrà potrà scattare una foto del suo gesto gratitudine nei confronti dei polmoni verdi della terra e condividerla sui social network con #tree4climate e #abbraccialo con il motto ‘proteggi un albero, proteggi il futuro’ .
Ma l’albero della vita di #EXPO2015 è ancora visibile? Verrà riutilizzato? Me lo auguro.
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21 novembre 1877 – Thomas Edison annuncia l’invenzione del fonografo, un apparecchio che può registrare suoni. Questa invenzione permetterà poi l’utilizzo di apparecchi per la riproduzione del suono. Si trattava di un oggetto costituito da un rullo di ottone (cilindro fonografico) di circa 10 cm di diametro e di lunghezza, sostenuto da un asse filettato. Sul cilindro era tracciato un solco a spirale di 2,5 mm di larghezza e la superficie del cilindro era ricoperta da un foglio di stagnola. Durante la registrazione, il cilindro ruotava e la stagnola veniva sfiorata dalla puntina collegata alla membrana vibrante. La puntina, seguendo le oscillazioni della membrana, incideva una traccia profonda nella stagnola che, tesa sopra al solco, poteva cedere sotto la pressione. Per la riproduzione, il processo sarebbe stato inverso, con l’unica differenza che in quest
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21 novembre 1964 apre al traffico il Ponte di VERRAZZANO che allora era il ponte sospeso più lungo del mondo. Questo ponte è uno dei più famosi della città di New York. Il suo nome è dedicato al navigatore italiano Giovanni da Verrazzano, primo europeo a raggiungere, nel XVI secolo, la zona della foce del fiume Hudson e quindi la zona di New York. Aperto al traffico nel 1964, attraversa il braccio di mare The Narrows congiungendo i due quartieri newyorkesi di Staten Island e Brooklyn.[1]
La maggior parte del traffico marittimo verso i porti di New York e New Jersey passa sotto questo ponte. Si tratta di un elemento urbanistico di primo piano, dato che i suoi piloni sono visibili da numerosi quartieri della città. Il concetto urbanistico è opera di Robert Moses.