pubblici festeggiano questa data per le strade d’Europa e di tutto il mondo.
Il messaggio del Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon:
“La celebrazione della Giornata del Servizio Pubblico giorno evidenzia il prezioso contributo dei funzionari e amministratori nei nostri sforzi per costruire un mondo migliore per tutti.”
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23 giugno a #EXPO è la Giornata della Repubblica di COREA, che oggi
inaugura il padiglione ed offre danze e musiche ai visitatori, la parata con l’assaggio dei cibi tradizionali per mostre le diverse pratiche culinarie radicate nelle tradizioni culturali del Paese. Dopo le cerimonie ufficiali la visita al Padiglione, costruito seguendo il tema architettonico del “Moon Jar”, un tradizionale vaso di ceramica che ricorda la forma della luna piena.
L’antica credenza coreana ritiene che la natura non sia un oggetto che deve essere conquistato dagli esseri umani, ma che deve essere compreso e trattato con rispetto per questo, il Padiglione della Repubblica di Corea mostra che una cultura alimentare sana e sostenibile può anche essere divertente ed emozionante.
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23 giugno 1915 inizia la PRIMA BATTAGLIA DELL’ISONZO, fino al 7 luglio, un mese dopo l’inizio ufficiale della guerra, il 23 giugno 1915 il generale Cadorna
lanciò la prima grande offensiva sul fronte dell’Isonzo, ribattezzata Prima Battaglia dell’Isonzo. Gli obiettivi erano diversi: la Seconda Armata avrebbe dovuto raggiungere il Monte Mrzli, il paesino di Plava e rafforzare le proprie posizioni a nord di Gorizia mentre la Terza Armata avrebbe dovuto avanzare tra Sagrado e Monfalcone.
La prima azione venne intrapresa nella zona di Plava dove si cercò invano di conquistare Quota 383 ma l’inadeguatezza della potenza di fuoco italiana contro quella austriaca era palese. Stessa sorte più a nord, sul Monte Mrzli, dove dal 1° luglio le truppe italiane cercarono di allontanare i soldati asburgici senza alcun risultato. Alle difficoltà logistiche si aggiunse anche la forte pioggia che aveva trasformato le colline in lunghe distese di fango.
L’unico settore in cui le operazioni ottennero qualche risultato fu nella zona di Sagrado dove il cannoneggiamento italiano, iniziato il 23 giugno, costrinse gli austro-ungarici ad arretrare fino alla linea del Monte Sei Busi e del Monte San Michele. Al contrario, nel settore meridionale di Monfalcone, gli attacchi sul Monte Cosich e sulle Quote 85 e 121 fallirono procurando gravi perdite.
Dopo un incontro avvenuto il 2 luglio a Cervignano tra Cadorna ed il generale a capo della Terza Armata, Emanuele Filiberto Duca d’Aosta, furono inviati alcuni rinforzi che però non sortirono alcun cambiamento. Nei giorni seguenti gli scontri scemarono ed il 7 luglio 1915 la battaglia si dichiarò conclusa senza nessun risultato significativo.
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