27 agosto 1916 – il Regno di Italia dichiara guerra all’Impero Tedesco, dopo le dichiarazioni già presentate all’Impero Asburico e alla Turchia, Vittorio Emanuele II, sfida Guglielmo II.
L’Italia, dopo un anno di guerra, e con truppe tedesche già schierate sulle Alpi e sulle Dolomiti, prende atto di avere di fronte anche la Germania, i rapporti tra le due nazioni si sono fatti più tesi e il Governo, sollecitato dagli Alleati e dagli interventisti non aspettava che un’occasione per romperla con Berlino e di occasioni ce ne furono divers.
Questo il testo consegnato alla Svizzera:
Non è ulteriormente tollerabile da parte del Regio Governo un tale stato di cose che aggrava a tutto danno dell’Italia quel profondo contrasto tra la situazione di fatto e la situazione di diritto già risultante dall’alleanza dell’Italia o della Germania con due gruppi di Stati in guerra fra loro. Per le ragioni più sopra enunciate il Governo italiano dichiara, in nome di S. M. il Re, che l’Italia si considera, a partire dal 28 corrente, in stato di guerra con la Germania e prega il Governo Federale Svizzero di voler portare quanto precede, a conoscenza del Governo imperiale Germanico”.
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27 agosto 1916 Giuseppe UNGARETTI scrive là poesia ‘San Martino del Carso’ a Valloncello dell’Albero Isolato. Il Valloncello è un percorso fortificato nei pressi del fronte goriziano di San Martino del Carso che conduceva le truppe italiane alla Cima Quattro.
SAN MARTINO DEL CARSO
Di queste case
Non è rimasto
Che qualche
Brandello di muro
Di tanti
Che mi corrispondevano
Non è rimasto
Neppure tanto
Ma nel cuore
Nessuna croce manca
È il mio cuore
Il paese più straziato.