12 luglio … anni fa – Marsala vino DOC -Prima pietra del Pirellone

12 luglio … anni fa – Marsala vino DOC -Prima pietra del Pirellone

12 luglio 1963 il vino Marsala ottiene, per la prima volta in Italia il marchio DOCdenominazione di origine controllata, è un marchio utilizzato in enologia che certifica la zona di origine e delimitata della raccolta delle uve utilizzate per la produzione del prodotto sul quale è apposto il marchio.

Il Marsala è un vino liquoroso siciliano con una lunga storia e con diverse varianti, la più versione più accreditata sulla suo nascita come  vino liquoroso (o fortificato) è incentrata sulla figura del commerciante inglese John Woodhouse il quale nel 1773 approdò con la nave su cui viaggiava nel porto di Marsala.
Durante la sosta egli gustò  il vino prodotto nella zona, che veniva invecchiato in botti di legno di rovere assumendo un gusto analogo ai vini spagnoli e portoghesi molto diffusi in quel periodo in Inghilterra.

Woodhouse ne acquisto una cinquantina di barili e lo addizionò con acquavite di vino, al fine di elevarne il tenore alcolico e di preservarne le caratteristiche durante il lungo viaggio in mare.
Quel vino siciliano era meno costoso dei più famosi vini all’epoca di moda e riscosse in Inghilterra un grande successo, tanto che Woodhouse decise di ritornare in Sicilia ed iniziarne la produzione e la commercializzazione.

Nel 1833 l’imprenditore palermitano, di origine calabrese, Vincenzo Florio, iniziò a Marsala la produzione di vino Marsala in concorrenza con le aziende inglesi, fondando le Cantine Florio.

Il metodo di produzione ha subito nei secoli alcune variazioni. L’attuale proocollo prevede che durante la fermentazione si effettuino i travasi che favoriscono l’ossidazione del vino; alla fine della fermentazione si procede all’aggiunta di etanolo (alcol etilico) di origine vitivinicola e/o di acquavite di vino, al fine di elevare il tenore alcolico, e dopo si procede all’invecchiamento.

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12 luglio 1956 viene posta la prima pietra del  Grattacielo Pirelli o Palazzo Pirelli, chiamato comunemente Pirellone, è l’edificio di Milano dove oggi ha sede il Consiglio regionale della Lombardia che lo acquistò  nel 1973.

Portellone prima pietraOriginariamente il palazzo fu costruito per ospitare gli uffici della celebre azienda italiana di pneumatici Pirelli: nell’area su cui sorge esistevano degli stabilimenti del gruppo, distrutti dai bombardamenti aerei durante la seconda guerra mondiale.

Si innalza all’angolo sud-ovest di piazza Duca d’Aosta, dove si trova anche la stazione Centrale. Ha detenuto il record di edificio più alto dell’Unione europea dal 1958 al 1966, anno di costruzione della Tour du Midi di Bruxelles.

Ne 2002 un aereo da turismo si schiantò contro il 26º piano del palazzo, danneggiando gravemente la struttura esterna e sventrando due piani. La collisione causò tre vittime: il pilota e due donne, dipendenti della Regione Lombardia. Oggi il 26º piano ospita il “Luogo della memoria” dedicato alle due donne morte, Anna Maria Rapetti e Alessandra Santonocito.

L’ultimo piano (32º) del grattacielo, è aperto al pubblico in alcune giornate especiali, funge da belvedere con ampia vista panoramica sulla città e può ospitare mostre temporanee come spazio multifunzionale.

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N12 luglio 1915,   la Ferrovia Centrale Umbra inizia tre ordini di corse giornaliere ascendenti e discendenti da Terni, per Todi, Ponte S. Giovanni (Perugia), fino a Umbertide, e viceversa.

La ferrovia Centrale Umbra è una linea a scartamento ordinario di 108 km data in concessione, il cui tracciato si snoda quasi totalmente nel territorio della regione Umbria, ed in alcuni tratti segue il Tevere.

La costruzione ebbe inizio nel 1911 e il 12 luglio 1915 il tronco Terni-Umbertide fu aperto all’esercizio con trazione a vapore.

 

La linea comprende, tra le opere principali, sette gallerie: quella Baldeschi, della Maddalena (M. Castello Vibio) dei Cappuccini (Todi), S. Giovanni (Sangemini), Palombara (Sangemini), Poggio Azzuano (Sangemini), Riparossa. Più importante fra queste è la galleria dei Cappuccini, lunga 1254 metri. Nella sua costruzione si incontrarono molte difficoltà a causa delle abbondantissime infiltrazioni di acqua della portata di circa 7 litri al secondo, e lo sprigionamento del grisou. Si dovette procedere all'impianto di un compressore ad aria azionato da una motrice a gas povero. Contemporaneamente veniva dall'esterno praticata una trivellazione profonda 4O metri in corrispondenza del punto donde si sprigionava il gas infiammabile, creando così un forte e diretto tiraggio donde il gas fu disperso.

 

LuxLucis

pensionata, con il pallino informatico, tecnologico, iPaddistico ...

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