17 luglio … anni fa – Giornata mondiale EMOJI – Giornata Giustizia Internazionale Penale

17 luglio … anni fa – Giornata mondiale EMOJI – Giornata Giustizia Internazionale Penale

17 luglio celebra oggi la GIORNATA MONDIALE DELLE FACCINE  la World Emomi Day  e per partecipare su Fasebook, Twitter, Intagram c’è l’apposita hashtag #worldemojiday . Oramai li usiamo ogni giorno ed allora perché non festeggiare questi sono simboli pittografici, simili ad emoticon, divenuti popolari in Giappone a fine degli anni 1990? li emoji vengono utilizzati sia negli SMS che nelle e-mail. 

I termini “emoticon” e “emoji” vengono usati spesso come sinonimi, non sono la stessa cosa.

L’emoticon è una rappresentazione tipografica sul display di un viso, e usando
Chiave EMOTICON la punteggiatura, fa parte del testo stesso come questa 😉 . La nascita si fa risalire 1982, quando l’informatico Scott Fahlman suggerì che nel sistema messaggistico della Carnegie Mellon University, si sarebbe potuto usare “:-)” e “:-(” per distinguere le battute dalle affermazioni.

Queste diventarono appunto “emotion icon”, cioè emoticon.

 

Le emoji, invece sono pittogrammi,  infatti il nome, infatti, viene a “e” + EMOJI“moji”, che si può tradurre con pittogramma e sono infatti immagini, trattate dai computer come lettere di una lingua non occidentale, alla stregua dei segni grafici del cinese o del giapponese. Per questo i software devono essere in grado di supportarli, e ogni azienda ha il suo modo, la sua “lettura”.

La prima emoji è stata creata tra il 1998 e il 1999 da Shigetaka Kurita, un membro del team che si occupava della piattaforma web mobile i-mode della NTT DoCoMo. Il primo set di 172 emoji da 12×12 pixel è stato creato nell’ambito delle funzioni  di messaggistica di i-mode per facilitare la comunicazione elettronica e come caratteristica aggiuntiva per distinguersi da altri servizi.
La differenza tra le due non è semplice e THE GUARDIAN la spiega con un dettagliato articolo.
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17 luglio si celebra la GIORNATA MONDIALE DELLA GIUSTIZIA INTERNAZIONALE PENALE,  istituita nEl 2010 dall’Assemblea degli Stati Parte della Corte penale internazionale (CPI). La data è stata scelta per ricordare il 17 luglio 1998, giorno è stato adottato a ROMA lo Statuto della Corte penale internazionale, che rappresenta un risultato storico nella lotta all’impunità dei più gravi crimini internazionali.
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La Giornata mondiale della giustizia internazionale è un momento per celebrare i progressi nel campo della giustizia internazionale penale; riflettere sulle sofferenze di quanti ancora sono vittime di atrocità; agire per sostenere e diffondere la lotta all’impunità a livello nazionale ed internazionale.
La Corte penale internazionale è strumento di pace e di diplomazia preventiva, ed ha un ruolo fondamentale della Corte nella prevenzione di atrocità quali il genocidio, i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità.

L’Italia, ha promosso fin dall’inizio l’istituzione della Corte ed è stata tra i primi Paesi a ratificare lo Statuto. I Paesi che hanno ratificato lo Statuto di Roma sono 122, ed io mi domando se i nostri due marò hanno potuto o ne potranno essere agevolati da questo.

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17 luglio 1944 a Firenze si consuma L’eccidio di piazza Tasso per opera delle milizie repubblicane guidate da Giuseppe Bernasconi, braccio destro del famigerato comandante delle SS italiane Mario Carità.

Monumento Eccidio di Piazza Tasso

In quel pomeriggio d’estate, molti abitanti del quartiere fiorentino di San Frediano erano in piazza, donne, anziani e bambini dato che i giovani e gli uomini validi erano quasi tutti nascosti per evitare i rastrellamenti.

Ad un certo punto si presentò un camion con a bordo alcuni militi repubblichini e, fermatosi all’angolo tra via Giovanni Villani e viale Francesco Petrarca, gli occupanti aprirono improvvisamente il fuoco sulla gente in piazza.

L’ipotesi più probabile per spiegare l’efferato atto fu quella di una sanguinosa ritorsione contro un quartiere, San Frediano, di solide tradizioni antifasciste e sostenitore della Resistenza.

Sotto il fuoco degli uomini di Bernasconi rimasero cinque vittime, altri abitanti del quartiere furono catturati e di loro si persero le tracce. Solo molti anni dopo, nel 1952, furono ritrovati i loro corpi sul greto del fiume Arno, nei pressi del parco delle Cascine: erano stati fucilati.

La strage è ricordata dal monumento e da una targa posta all’angolo tra la piazza ed il viale Francesco Petrarca.

 

LuxLucis

pensionata, con il pallino informatico, tecnologico, iPaddistico ...

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