Quando sbocciano i topinambur possiamo dire addio all’estate. Sono quei bellissimi fiori gialli, alti e inconfondibili che colorano la campagna e ci dicono l’autunno è arrivato. Pochi ormai sanno che il tubero di questa pianta è commestibile e, prima della scopertaa dell’America, era la ‘patata’ europea.
Anche durante le ultime guerre, nelle zone più povere e bombardate rappresentavano uno dei pochi alimenti disponibili per la povera gente che li raccoglieva in inverno.
Il nome scientifico è Heliantus Tuberosus e deriva dal greco helios e anthos cioè sole e fiore per la tendenza a rivolgerre il fiore verso il sole. Comunemente vengono chiamati anche Carciofo di Gerusalemme,Tartufo di canna e Rapa tedesca.
Le proprietà del topinambur sono molto interessanti, contiene vitamine A e alcune del gruppo B e diversi minerali degni di nota tra cui ferro, potassio, magnesio.
Può essere consumato lesso come le comuni patate, fritto, crudo tagliato a fettine sottilissime. Un gusto un p
o’ particolare che si avvicina al carciofo e alla patata, ha ottime proprietà diuretiche e digestive.
Il contenuto di inulina lo rende adatto a chi soffre di diabete in quanto funziona come una riserva di carboidrati indipendentemente dall’insulina.
Le sue qualità lo rendono idoneo anche per ridurre il colesterolo e per stabilizzare la concentrazione di glucosio nel sangue.
Un aiuto prezioso in diversi campi quindi, anche perchè il topinambur porta ad un aumento della flora batterica dell’intestino e ne favorisce il riequilibrio.
Poche calorie, fibre solubili, il riequilibrio della flora batterica, contrasto della ritenzione idrica, tutte qualità che lo rendono particolarmente adatto a convalescenti, bambini e a chi segue una dieta dimagrante.
Da domani tutti a caccia di topinambur da consumare crudi, con un poco di limone e un filino di olio … pulizia assicurata.
Ecco uno dei siti che vi possono dare maggiori informazioni.